25 febbraio 2016

Convivio d'inverno 2016

Convivio d'inverno 2016

Dai mandorli a Verrazzano passando per un ancora, gli indiani Dakota e finire con i nuovi Sommelier

Ancora una volta tutti insieme a festeggiare la fine dei corsi invernali e a vestire i nuovi sommelier del loro tastevin.
Siamo quasi 150 e ogni volta cresciamo, e ogni volta cresce la soddisfazione di stare insieme. 
L'azienda che ci ospita al Castello di Verrazzano è una di quelle storiche del Chianti Classico, di quelle importanti e abbiamo l'onore di avere con noi il sig. Cappellini, proprietario ma soprattutto appassionato. 
Uno che il vino e la sua azienda li vive quotidianamente insieme a una grande passione, la storia di Giovanni da Verrazzano.

Dai mandorli alla storia degli Sioux

Si parte alle 10, appena arrivati tra una fila di mandorli che iniziano la fioritura (siamo a febbraio!) con l'obbiettivo di essere per mezzogiorno alla consegna degli attestati. Arriviamo un po lunghi ma i racconti del signor Cappellini e del suo assistente, Gino, sono coinvolgenti e il tempo vola tra la storia del castello, dei Verrazzano, dell'ancora nel cortile e dell'azienda oltre che degli indiani Dakota, quelli che tutti conoscono come Sioux, quelli di Toro Seduto e del generale Custer.

Scoprire l’azienda con Luigi e Gino...

Le cantine storiche sono sempre un piacere da visitare, botti vecchie e caratelli per il vinsanto, la riserva di famiglia, la cordialità e la convivialità di Gino, dell'inarrestabile Gino, anche di fronte ai tanti richiami del nostro Giovanni, dei neo sommelier e corsisti impazienti di ricevere il loro giusto compenso. Gino si vede che vive l'azienda e ci partecipa come fosse sua, si vede da come la racconta, dal piacere che prova quando al culmine di un racconto recita una bella poesia che parla del Chianti come se fosse un pezzo della sua quotidianità.
A coronare la giornata un tempo fantastico, primaverile, che ha permesso di fare la cerimonia delle consegne all'aperto. Ciliegina sulla torta, uno ottimo pranzo, con prodotti tipici del chianti, tutto a km zero, affettati, pasta col cinghiale, arista con i cannellini e l’impeccabile servizio dei sommelier Fisar presenti.

Un convivio come si deve...

Foto e interviste per tutti, ottima selezione di vini dal bianco Sir Chiaro al Chianti Classico Annata, dalla riserva 2012 a un gradito omaggio del proprietario, la riserva 2003 che i nostri bravi sommelier hanno preparato a dovere perchè fosse godibile per il pranzo, per finire con l'immancabile vinsanto con i cantuccini.

A fine pranzo per i più fortunati (si dice il peccato ma non il peccatore) di soppiatto con Gino a sentire il loro Cru Sassello e “Bottiglia Particolare”, supertuscan a base cabernet sauvignon e sangiovese.

Tutto questo, Gino compreso, è perchè a Firenze #ScegliFisar

Aldo Mussio
Aldo Mussio

Wine Lover and Champagne addicted. Da tutta la vita si destreggia e sopravvive tra hardware e software di tutte le specie, che sono poi la sua vita imprenditoriale. Ha trovato rifugio nel mondo del vino in tutte le sue declinazioni ludiche e si distrae in vari ambienti “social”.

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